Età
1352-1358
Progettista
Alberto Arnoldi
La Loggia del Bigallo e l’attiguo palazzetto sono ubicati in Piazza San Giovanni; furono edificati tra il 1352 e il 1358 dall’architetto Alberto Arnoldi, capomastro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e collaboratore di Francesco Talenti. La struttura, in stile Gotico, è formata da due archi a tutto sesto circondati da balaustre e cancelletti; è decorata da meravigliosi bassorilievi in Marmo (probabilmente opera di Ambrogio di Renzo, 1353-1358) raffiguranti Cristo, i Profeti, le Virtù e gli Angeli e, nel timpano sopra la porta, da una Madonna col Bambino (Alberto Arnoldi, 1361). Tre tabernacoli ad edicola che contengono statue marmoree della Madonna con il Bambino, di San Pietro Martire e di Santa Lucia, probabilmente opera di un seguace di Nino Pisano (1395), arricchiscono la terza arcata. Sulla facciata sono presenti due affreschi di Ventura di Moro e Rossello di Jacopo Franchi; il primo è ormai deteriorato e poco visibile, il secondo rappresenta le storie della predicazione di San Pietro Martire a Firenze (1445). Dal XIV secolo la loggia e il palazzetto adiacente sono stati la prima sede dell’Arciconfraternita della Misericordia. In seguito, dal 1425, la Misericordia si fuse con la Compagnia del Bigallo che si occupava dei bambini orfani e abbandonati. Le due istituzioni rimasero congiunte fino al 1525, anno in cui la a Misericordia spostò la sua sede. Nel corso del tempo la struttura ha subìto molte modifiche, compreso il tamponamento della loggia (1698), e, dall’Ottocento, la riapertura delle arcate. Ulteriori opere di conservazione e restauro ai prospetti esterni sono documentate nel 1953 e ancora negli anni 1967-1968 (a seguito dei danni provocati dall’alluvione del 1966). L’edificio, ancora oggi proprietà dell’Opera Pia del Bigallo, ospita al proprio interno, oltre a un infopoint turistico, un piccolo ma prezioso museo, con notevoli opere per lo più trecentesche legate alla storia e all’attività della Compagnia del Bigallo.
Gli archi e le finestre presentano decorazioni in Marmo Apuano e Serpentinite; i bassorilievi, i tabernacoli e le statue sono realizzati in Marmo Apuano; la facciata del palazzetto è ad Intonaco e presenta affreschi e pilastri in Arenaria Pietraforte.