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Basilica di Santa Maria del Carmine

La facciata della Basilica di Santa Maria del Carmine

Età

1268-1782

Progettisti

Giuseppe Ruggieri e Giulio Mannaioni

La chiesa, situata nell’omonima piazza, è dedicata alla Beata Vergine del Carmine; essa venne edificata nel 1268 come parte di un convento carmelitano ancora oggi esistente; dell’edificio originario sono visibili solo alcuni resti romanico-gotici sui fianchi. Tutto il complesso fu ampliato per la prima volta nel 1328; nel 1464 venne aggiunta la sala del capitolo e il refettorio.  L’interno della chiesa fu quasi completamente distrutto nel 1771 da un incendio (fortunatamente, l’incendio risparmiò la Cappella Brancacci, capolavoro della pittura rinascimentale, affrescata da Masolino da Panicale, Masaccio e Filippino Lippi) che rese necessario un completo rifacimento della chiesa; i lavori, affidati agli architetti Giuseppe Ruggieri e Giulio Mannaioni, furono completati, ad eccezione della facciata che risulta ancora incompiuta, fra il 1775 e il 1782.

La base della facciata è in Arenaria Pietraforte con decorazioni in Arenaria Pietra Serena; lo stipite è in Arenaria Pietra Serena; intorno allo stipite, la facciata è intonacata; la parte superiore della facciata è realizzata con pietra grezza a vista costituita da prevalente Arenaria Pietraforte con aggiunte di Arenaria Pietra Serena, rari ciottoli di Calcare Alberese e Laterizi tenuti insieme da Malta.

Arenaria Pietraforte alla base della facciata
Stipite in Arenaria Pietraforte
Parte superiore della facciata in pietra grezza e Laterizio