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Chiesa di Santa Felicita

Generale
La facciata della Chiesa di Santa Felicita

Età

Dal IV-V secolo fino al XVII secolo

Progettisti

Sconosciuti, Ferdinando Ruggeri

La chiesa di Santa Felicita, situata nell’omonima piazza, nel quartiere di Oltrarno sorse nei pressi di un cimitero paleocristiano i cui resti sono visibili sotto il pavimento della chiesa attuale. In questo luogo sorgeva una prima chiesa, probabilmente di notevoli dimensioni, risalente al periodo fra la fine del IV e l’inizio del V secolo. Tracce di quel periodo sono visibili nel chiostro e all’ingresso della canonica. Con la definitiva decadenza dell’impero romano le costruzioni fuori mura, come questa, rimasero facili vittime di assedi e devastazioni da parte di Goti e Longobardi che finirono col prendere possesso di Firenze. A questo periodo risale la distruzione della basilica paleocristiana. Accanto a questa chiesa, nel secolo XI, ne venne costruita una nuova, in stile romanico, a tre navate; anche di questa chiesa restano oggi solo pochi resti incorporati nelle case e nei locali di servizio in piazza Santa Felicita. La chiesa rimase aperta al culto fino al secolo tredicesimo e si pensa che venisse abbandonata in seguito alla grande pestilenza del 1348. Precauzioni di ordine igienico portarono poi a coprire i morti sotto strati di calce viva proprio in quelle chiese che li avevano accolti da ammalati e sotto i cui pavimenti erano poi stati sepolti. Simili depositi cimiteriali sono stati ritrovati anche nell’area della chiesa in occasione di scavi eseguiti dai proprietari delle case che ora vi sorgono. In seguito a quest’abbandono, le monache provvidero ad edificare una nuova chiesa di forme gotiche, consacrata probabilmente tra il 1348 e il 1354. La sua facciata si presentava più bassa dell’attuale, con una grande finestra centrale, ancor oggi esistente ma poco visibile; i tre stemmi della famiglia Guicciardini, ancora presenti, testimoniano dell’andamento dell’antico tetto a due falde. Questa chiesa gotica era tutta intonacata tranne che negli angoli dove furono usate pietre a vista. Essa presentava una sola navata, come la chiesa attuale e un transetto con cinque cappelle absidali.  Di questo edificio si conserva, intatta, solo la Sala capitolare trecentesca con affreschi frammentari del 1387 ad opera di Niccolò di Pietro Gerini. L’aspetto odierno risale al XVIII secolo quando l’architetto Ferdinando Ruggieri la ristrutturò completamente ispirandosi a modelli tardo-cinquecenteschi. L’esterno della chiesa è caratterizzato dalla facciata a capanna, con un unico portale centrale, alla quale è addossato il Corridoio Vasariano; questo passa al di sopra di un portico a tre campate che si apre verso l’esterno con archi a tutto sesto poggianti su pilastri quadrangolari. Nella parte superiore della facciata si aprono due finestre ad arco ribassato. In posizione arretrata vi è il campanile costituito dall’antica Torre dei Fifanti. Essa è a pianta quadrangolare e con paramento murario in pietre a vista; presenta nella parte superiore di ciascuna parete una coppia di monofore che si aprono internamente sulla cella campanaria. La copertura è costituita da un basso tetto piramidale. Nella piazza di Santa Felicita si trova la colonna dallo stesso nome.

Le decorazioni delle finestre e degli archi  e i gradini di accesso sono in Arenaria  Pietra Serena, le colonne del portico della  facciata sono in Arenaria Pietraforte, così come gli stemmi e la decorazione ad arco nella parte sommitale. Il monumento tombale a destra della facciata è in Marmo Apuano e Marmo venato.  La facciata è interamente intonacata.

Dettaglio delle colonne del porticato realizzate in Arenaria Pietraforte
Il monumento tombale a destra della facciata in Marmo Apuano e Marmo venato