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Chiesa di Santa Maria Maggiore

La facciata della Chiesa di Santa Maria Maggiore

Età

secolo VIII

Progettista

Sconosciuto

La Chiesa di Santa Maria Maggiore, situata nell’omonima piazza, è una delle più antiche di Firenze e una delle prime dedicate alla Madonna. Risale probabilmente all’ottavo secolo; viene citata in un documento del 931 e in un altro, considerato più affidabile, del 1021. Secondo la leggenda, il fondatore della chiesa fu papa Pelagio II nel 580. Nel 1176 acquistò maggiore importanza quando fu fatta Collegiata; numerosi documenti a partire dal 1107 testimoniano la ricchezza della comunità legata alla chiesa tanto che fu posta sotto la protezione papale nel 1183, con il papa Lucio III, e nel secolo successivo. Nel XIII secolo la chiesa passò ai Cistercensi e fu ricostruita in forme gotiche mantenendo le mura esterne e le volte originarie. Durante il Quattrocento la chiesa subì una forte crisi che ne ridimensionò notevolmente le finanze e l’importanza e che portò al suo degrado, tanto che nel 1520 fu abbandonata da parte del priore. L’anno successivo essa passò ai Carmelitani che si occuparono della ristrutturazione del complesso; la chiesa venne ristrutturata all’interno da Gherardo Silvani nel XVII secolo probabilmente su un disegno precedente di Bernardo Buontalenti. Agli inizi dell’Ottocento essa fu abbandonata anche dai Carmelitani e nel 1817 passò all’ordine dei Chierici regolari Ministri degli Infermi, conosciuti anche come Camilliani. Un’ultima ristrutturazione della parte interna della chiesa venne effettuata prima del 1916; durante questi lavori venne smantellata la decorazione del presbiterio e furono scoperti degli affreschi medievali frammentari. Dopo l’alluvione di Firenze del 1966 fu necessario rifare completamente il pavimento. La parte esterna della chiesa è molto semplice, con la copertura a filaretto di pietra sulla quale si aprono i portali sormontati da timpani. Della antica struttura romanica sopravvive in facciata la torre campanaria dove è murata una testa di donna tardoromana, conosciuta come Berta; sulla presenza di quest’ultima esistono molte leggende. Dietro la chiesa si trova il chiostro cinquecentesco dell’antico convento, caratterizzato da due ordini di arcate a tutto sesto, sorrette da colonne e semicolonne in pietra.

La facciata è realizzata con filaretti di pietra,  in Arenaria Pietraforte, in Arenaria Pietra Serena e  Laterizi tenuti insieme da Malta;  il timpano del portale centrale e laterale e la decorazione del rosone centrale sono in Arenaria Pietra Serena mentre le decorazioni delle finestre sono sia  in Laterizio (nella facciata principale) che in Arenaria Pietra Serena (nella parte laterale); lo stemma a destra della facciata principale è in Marmo Apuano e Serpentinite, la testa di Berta sulla antica torre campanaria (lato via Cerretani),  è in Marmo Apuano, come anche la statua della Madonna sul portone principale.

Dettaglio del portale centrale in Arenaria Pietra Serena; la statua della Madonna è in Marmo Apuano
Stemma realizzato in Marmo Apuano e Serpentinite
La testa di Berta in Marmo Apuano