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Palazzo Guicciardini

Generale
Palazzo Guicciardini con le due facciate adiacenti

Età

Dal XIII secolo

Progettisti

Lodovico Cardi, Gherardo Silvani, Orlando Orlandini, Pasquale Poccianti, Giuseppe Castellucci

Palazzo Guicciardini, situato nell’omonima via, fu la principale dimora della famiglia Guicciardini che arrivò a Firenze nella seconda metà del XIII secolo; tra il 1342 ed il 1365, Piero Guicciardini acquistò nella via alcune case fra cui la Casa Grande che, insieme ad una torre adattata ad abitazione, rappresentava il nucleo originario del palazzo. Nel 1515 Jacopo Guicciardini acquistò il Palazzo Benizzi, a nord della proprietà dei Guicciardini, caratterizzato nella parte alta da notevoli graffiti. Nel 1609 venne aggiunta la casa dei Barbadori, un edificio interno rispetto alla strada; da questo lato faceva parte della proprietà anche un palazzo della famiglia Guidetti. Fino agli inizi del Seicento i vari edifici appartenenti ai diversi nuclei familiari dei Guicciardini rimasero divisi; in questo periodo i fratelli Girolamo e Piero Guicciardini decisero di riunire tutte le proprietà in un unico palazzo signorile; i lavori vennero affidati in un primo momento a Lodovico Cardi e, alla morte di questi, a Gherardo Silvani a cui si deve l’aspetto attuale degli esterni del palazzo. Durante questi ultimi lavori, eseguiti fra il 1620 ed il 1625, furono riunificate le facciate e i due cortili, venne spostato l’ingresso principale in corrispondenza del vecchio Palazzo Benizzi, e fu ristrutturato l’atrio di ingresso con la creazione di due diversi ambienti, uno coperto da volte e uno costituito da un porticato con colonne in Arenaria Pietra Serena e capitelli ionici. Nella facciata odierna si osservano due parti distinte unite dallo stesso cornicione e dalle finestre al secondo piano; al pianterreno e primo piano le due parti presentano caratteristiche diverse: la parte a destra (ex Palazzo Benizzi) è caratterizzata da graffiti in bianco e nero, la parte di sinistra è per lo più realizzata con conci lisci in pietra ed Intonaco. Il marchese Piero Guicciardini impose alla discendenza che titolo e possedimenti si trasmettessero al solo figlio primogenito senza divisioni, per cui la proprietà arrivò senza grandi trasformazioni fino all’Ottocento. Agli inizi di questo secolo furono effettuati importanti cambiamenti degli interni del palazzo; inoltre, nel 1837 venne demolito il Palazzo Guidetti per allargare Piazza Pitti, cosa che rese necessario l’allestimento di una nuova facciata; i lavori vennero affidati all’architetto Orlando Orlandini. In quell’occasione, i lavori effettuati anche sulla facciata di via Guicciardini, portarono alla perdita di parte dei graffiti cinquecenteschi e della cornice marcapiano; inoltre, furono abbassati i davanzali di alcune finestre. Nel 1866 venne abolito, grazie al duca Pietro Leopoldo, il vincolo sull’unità della proprietà che fu quindi divisa fra Piero e Luigi Guicciardini e venne ripristinata l’antica entrata nell’ala nord. Tuttavia, non avendo Piero avuto figli, alla morte la sua parte venne ereditata dal nipote Francesco e la proprietà venne di nuovo riunificata. Ulteriori interventi di restauro vennero eseguiti nel secondo decennio del Novecento (su progetti di Pasquale Poccianti e Giuseppe Castellucci) e nel 1950 per i danni subiti nel 1944 a seguito delle mine fatte esplodere dai tedeschi in ritirata. I graffiti, grazie alle foto esistenti di prima della distruzione, sono stati rifatti durante l’ultimo restauro che risale al 2007.

Il palazzo è costituito da due edifici adiacenti: nel palazzo a destra la facciata è realizzata per lo più a Intonaco graffito, le decorazioni delle finestre inginocchiate e i davanzali sono in Arenaria Pietra Serena, la decorazione del portale ad arco è in Arenaria Pietra Serena, la lastra sulla facciata è in Marmo. Nel palazzo di sinistra sono presenti alla base conci lisci in Arenaria Pietraforte, gli archi delle finestre del piano intermedio sono in Arenaria Pietraforte, mentre le finestre in alto sono decorate in Arenaria Pietra Serena; il resto della facciata nella parte superiore è intonacata.

Particolare della facciata in Arenaria Pietraforte, Intonaco graffito e Arenaria Pietra Serena
Facciata del palazzo a Intonaco graffito