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Spedale degli Innocenti

Facciata dello Spedale degli Innocenti

Età

1419-1445

Progettisti

Filippo Brunelleschi, Francesco Della Luna

Lo Spedale degli Innocenti si trova in Piazza Santissima Annunziata e ne caratterizza uno dei lati. È stato il primo orfanotrofio specializzato d’Europa e rappresenta una delle prime architetture rinascimentali al mondo. Il progetto iniziale, avviato nel 1419 a spese dell’Arte della Seta, è di Filippo Brunelleschi. Dopo un periodo di interruzione, i lavori ripresero nel 1436 sotto la direzione di Francesco Della Luna. Questi, nel 1439, dopo aver modificato il portico della facciata (con una campata cieca a destra), lo soprelevò con un piano finestrato. Il 24 gennaio 1445 lo Spedale fu inaugurato. Nel 1599 si costruì la volta a sinistra, sull’attuale via della Colonna.

Lo Spedale si erige sopra una scalinata ed è caratterizzato da un porticato definito da nove ampie arcate su colonne con capitelli d’ordine corinzio e, ai lati, da due altre arcate fiancheggiate da lesene scanalate. Su queste e sugli archi poggia un leggero architrave sormontato da una fascia marcapiano su cui si impostano finestre a timpano. Nella parte alta del porticato furono inseriti nel 1487 dieci tondi di Terracotta Invetriata bianca e blu con un neonato in fasce (segno distintivo dello Spedale degli Innocenti), opera di Andrea della Robbia (due dei tondi originali si trovano oggi esposti all’interno del Museo degli Innocenti). Sopra i tondi è visibile un busto marmoreo di Cosimo II di F. Gargiolli (XVII sec). Molti interventi di restauro e trasformazione si susseguirono, uno dopo il terremoto del 1842 quando furono sostituite le colonne lesionate, un altro a fine ottocento, poi negli anni tra il 1966 e il 1970 fino all’ultimo, del loggiato, del 1994. Sotto il portico si trovano affreschi di Bernardino Poccetti (1610); nelle lunette alle estremità, di coronamento agli affreschi, si ritrovano i busti marmorei dei granduchi Francesco I, Ferdinando I e di Cosimo I, opera di G.B. Sermei (XVII sec.). Nella testata sinistra è presente una grata (non si tratta della collocazione originaria ma di un trasferimento della finestra datato al 1660) oltre la quale si trovava la ‘ruota degli Innocenti’ dove venivano collocati i neonati abbandonati, e che fu poi chiusa nel 1875. Sopra la porta di sinistra è visibile un affresco di Giovanni di Francesco del Cervelliera, databile al 1459; un altro affresco, di Gasparo Martellini (1843) si trova sopra la porta di destra. Lo Spedale ospita a tutt’oggi due asili nido, una scuola materna, tre case famiglia destinate all’accoglienza di bambini in affido familiare e madri in difficoltà, nonché alcuni uffici di ricerca dell’UNICEF ed un Museo.

Le colonne, le arcate esterne, i capitelli, le lesene, il marcapiano, i timpani e le cornici delle finestre e i peducci sotto il porticato sono in Arenaria Pietra Serena. L’intera struttura è ad Intonaco bianco. Sotto il porticato ci sono affreschi e busti in Marmo Apuano. I tondi dei della Robbia sono in Terracotta Invetriata. La scalinata è in Arenaria Pietraforte.

Particolare del portico interno
Particolare dei tondi dei della Robbia in Terracotta invetriata